La riforma del mercato elettrico dell’energia

15 Luglio 2024 Pasquale Capezzuto


Il previsto termine del mercato elettrico tutelato in Italia pone al centro dell’attenzione la necessità di avere nuove regole nel mercato elettrico nell’Unione a tutela dei consumatori, “esposti” al mercato libero dell’energia.

Un mercato energetico integrato dell’UE è il modo più conveniente per garantire ai cittadini dell’UE un approvvigionamento energetico sicuro, sostenibile e accessibile.
Attraverso regole comuni del mercato energetico e infrastrutture transfrontaliere, l’energia può essere prodotta in un paese dell’UE e consegnata ai consumatori in un altro. Stimolare la concorrenza, migliorare i mercati a lungo termine e consentire ai consumatori di scegliere i fornitori di energia mantiene i prezzi sotto controllo.

Nel marzo 2023 la Commissione ha proposto di riformare l’assetto del mercato elettrico dell’UE per accelerare l’aumento delle energie rinnovabili e l’ eliminazione graduale del gas , rendere le bollette dei consumatori meno dipendenti dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili , proteggere meglio i consumatori da futuri picchi di prezzo e potenziali manipolazioni del mercato e rendere l’industria dell’UE più pulita e competitiva.
L’Unione ha un mercato elettrico efficiente e ben integrato da oltre vent’anni, che dovrebbe consentire consentendo ai consumatori di raccogliere i benefici economici di un mercato energetico unico, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento e stimolando il processo di decarbonizzazione.

La crisi energetica innescata dall’invasione dell’Ucraina ha sottolineato la necessità di adattare rapidamente il mercato elettrico per supportare meglio la transizione verde e offrire ai consumatori di energia, sia famiglie che aziende, un accesso diffuso a energia elettrica rinnovabile e non fossile a prezzi accessibili.
I provvedimenti di riforma del mercato dell’elettricità (direttiva (UE) 2024/1711 e regolamento (UE) 2024/1747 ) sono stati pubblicati nel giugno 2024, a seguito della proposta della Commissione di rivedere le norme sulla configurazione del mercato dell’elettricità e il regolamento sull’integrità e la trasparenza del mercato dell’energia all’ingrosso (REMIT) nel marzo 2023.

Tali provvedimenti dell’Unione sulla riforma del mercato elettrico fanno seguito alla  Proposta di revisione dell’assetto del mercato elettrico , alla  REMIT (COM/2023/148), alla Proposta di revisione delle norme dell’UE in materia di protezione contro la manipolazione del mercato nel mercato all’ingrosso dell’energia (COM/2023/147) e alla Raccomandazione della Commissione  (C/2023/1729)

Si prevede che la quota di elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili, prevalentemente solare ed eolica, cresca dal 37% nel 2020 a oltre il 60% entro il 2030, allo stesso tempo, si prevedono le regole per l’accumulo dell’energia affinché l’elettricità prodotta venga distribuita in quantità sufficienti anche  nei momenti in cui non c’è  produzione.

I mercati devono adattarsi per integrare meglio le energie rinnovabili e attrarre investimenti in tecnologie flessibili prive di combustibili fossili, come la demand response e lo stoccaggio dell’energia, che possono integrare la produzione di energia variabile. Devono inoltre fornire i giusti incentivi affinché i consumatori diventino più attivi e contribuiscano a mantenere stabile il sistema elettrico.
La riforma contribuirà inoltre ad accelerare la diffusione e l’integrazione di un maggior numero di fonti energetiche rinnovabili nel sistema energetico e a rafforzare la protezione contro la manipolazione del mercato, promuovendo la stabilità e la prevedibilità dei prezzi dell’energia e contribuendo così alla competitività dell’industria dell’UE.

Ciò sarà raggiunto introducendo un nuovo regime di applicazione con un ruolo rafforzato per l’Agenzia per la cooperazione tra i regolatori dell’energia (ACER) nelle indagini transfrontaliere, consentendole di perseguire importanti casi transfrontalieri con l’impatto più significativo sui mercati.

Il mercato elettrico dell’UE deve essere trasparente ed efficientemente monitorato per garantire una concorrenza aperta ed equa e tutelarsi dagli abusi e dalle manipolazioni del mercato.

Il 2022 ha visto prezzi dell’energia elevati e volatili e gravi preoccupazioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento sul mercato energetico europeo. I capi di governo dell’UE hanno invitato la Commissione a lavorare rapidamente alla riforma strutturale del mercato dell’elettricità per aiutare l’Europa a garantire la propria sovranità energetica e raggiungere la neutralità climatica.
La proposta mira, inoltre, a proteggere i consumatori dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili, dando loro maggiore scelta contrattuale e un accesso più diretto alle energie rinnovabili. Cerca inoltre di incentivare gli investimenti nelle energie rinnovabili facilitando l’accesso a contratti a lungo termine per gli sviluppatori (sia contratti per differenza sostenuti dallo Stato, sia accordi privati di acquisto di energia).
La riforma comprende una serie di misure volte a rendere le bollette elettriche meno dipendenti dai prezzi dei combustibili fossili creando un cuscinetto tra i mercati a breve termine e le bollette elettriche pagate dai consumatori. Ciò avverrà incentivando i contratti a lungo termine, in particolare stimolando il mercato degli accordi di acquisto di energia (PPA), stabilizzando i prezzi dell’elettricità e frenando le entrate eccessive dei produttori di energia richiedendo l’uso di contratti per differenza a due vie (CfD) ) per nuovi investimenti nella generazione a basse emissioni di carbonio, dove sono necessari finanziamenti pubblici, e per il miglioramento dei mercati a termine dell’energia elettrica.

La riforma  mira a  migliorare le condizioni per l’uso di soluzioni di flessibilità come la gestione della domanda, lo stoccaggio e altre fonti rinnovabili indipendenti dalle condizioni atmosferiche. e fonti a basso contenuto di carbonio.

Migliorare la flessibilità del sistema elettrico fornita dalle tecnologie dei combustibili non fossili, come lo stoccaggio e la gestione della domanda, faciliterà in definitiva l’integrazione delle energie rinnovabili più economiche e porterà quindi a prezzi dell’energia più stabili sia per le famiglie che per l’industria.

I provvedimenti sono in continuità con le politiche contenute nel Pacchetto Energia pulita per tutti gli europei, nel pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei ” del 2019, misure legislative per adattare ulteriormente le norme di mercato dell’UE alle nuove realtà di mercato.

La Direttiva sulle norme comuni per il mercato interno dell’elettricità (UE/2019/944) e il Regolamento sul mercato interno dell’elettricità (UE/2019/943) hanno posto il consumatore al centro della transizione verso l’energia pulita, promuovendone la partecipazione attiva, con un quadro forte per la tutela dei consumatori, consentendo all’elettricità di circolare liberamente dove è più necessaria, la società trarrà vantaggio dal commercio e dalla concorrenza transfrontalieri.

Le norme approvate contribuiscono, dunque, alla realizzazione del Green Deal europeo consentendo maggiore flessibilità per accogliere la quota crescente di energia rinnovabile nella rete, contribuendo anche alla creazione di posti di lavoro verdi e alla crescita.

Pasquale Capezzuto

Presidente dell’Associazione Energy Managers di Bari, Presidente Commissione UNI/TC058 “Citta’,comunita’ e infrastrutture sostenibili”, già Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari e Coordinatore della Commissione Energia, Impianti, Ambiente e Sostenibilità dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, membro del Gruppo di Lavoro Energia del C.N.I.