Tutto sulla Diagnosi Energetica 2020

23 Aprile 2020 Ilaria Rebecchi


Caratteristiche, requisiti e scadenze e il bando della Regione Lombardia

All’interno del Decreto Legislativo 102/2014, recepimento della direttiva europea EED 2012/27/UE (legge italiana di riferimento in tema di efficienza energetica), e precisamente al comma 1 dell’articolo 8, viene precisato che le grandi imprese con oltre 250 dipendenti, quelle con fatturato annuale sopra i 50 milioni di euro e quelle energivore iscritte nell’elenco annuale istituito presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), sono tenute ad effettuare la diagnosi energetica nei siti localizzati sul territorio nazionale.

Di cosa si tratta? La diagnosi energetica, alias “audit energetico”, va realizzata ogni quattro anni e le prime scadenze sono state rispettivamente il 5 dicembre 2015 e il 5 dicembre 2019, mentre la prossima scadenza è fissata per dicembre 2023.
Piccole e le medie imprese non eleggibili al riconoscimento del beneficio come energivore, non sono soggette all’obbligo di diagnosi, ma chiamate ad adottare sistemi di gestione volontaria che includa una diagnosi energetica in conformità con i criteri presenti nell’allegato 2 del DL.
Sicuro è che l’esito della diagnosi energetica deve essere comunicato ad ENEA: le imprese soggette all’obbligo e che non eseguono entro la scadenza la diagnosi energetica, potranno essere colpite da sanzione amministrativa pecuniaria dai 4.000 ai 40.000 Euro e, nel caso in cui la diagnosi non venga svolta in conformità con le normative, la sanzione andrà dai 2.000 ai 20.000 Euro.

I dati e gli strumenti

ENEA vede, in cima alla classifica UE dei paesi più attenti e puntuali nel rispetto della Direttiva europea sull’efficienza energetica, proprio l’Italia: tra il 2015 e il 2018, sono state inviate 16.105 diagnosi energetiche da 8.871 aziende (5.862 grandi imprese e 2.913 energivore) con un risparmio di 896,3 Ktep l’anno. Di queste diagnosi energetiche, inoltre, più del 45% è stato effettuato in ambito manifatturiero e oltre il 15% nel commercio.
Tra gli strumenti efficaci per promuovere l’efficienza energetica si trovano Certificati Bianchi, le detrazioni fiscali per le riqualificazioni energetiche e le misure previste dal DL 102/2014 e dal Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica 2014 di Enea che riporta gli obiettivi di efficienza per l’Italia al 2020.

A fine febbraio scorso, la Regione Lombardia ha divulgato il bando che finanzia per il 50% a fondo perduto le spese sostenute dalle PMI per la realizzazione della diagnosi energetica o per l’adozione della norma ISO 50001 in fino a 10 sedi operative della propria attività. Il bando stanzia 2,3 milioni di euro ed è destinato alle PMI che operano in regione e attive tra manifatturiero ed ambito delle estrazioni di minerali, che potranno beneficiare di 8.000 euro per la diagnosi energetica e 16.000 per l’adozione della norma ISO 50001. Per partecipare al bando (entro il 31 marzo 2022), basta accedere a QUESTA PAGINA.

 

Ilaria Rebecchi

Executive Editor della rivista e del portale Smart Building Italia, lavora come Giornalista e Senior Copywriter specializzata in settori come tecnologia e digitale, creatività e social media.