Condizioni climatiche estreme: urgente adattare il patrimonio edilizio in Italia
Il 2024 è stato un anno preoccupante per il nostro Paese in tema di clima: aumentati gli eventi estremi e l’Italia è sempre più esposta alle conseguenze che ne derivano, tra città, edifici ed infrastrutture
Lo scorso anno ha evidenziato l’urgenza di un concreto e veloce ripensamento strutturale delle città italiane, per rispondere alle necessità immediate di un ambiente costruito resiliente e pianificare soluzioni a lungo termine per affrontare l’evoluzione della crisi climatica.
Secondo i dati del rapporto dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, infatti, è urgente per il nostro Paese adottare a stretto giro le più innovative strategie di adattamente in particolare per il settore edilizio ed urbanistico.
Infatti, nel 2024 si sono registrati 351 eventi in aumento del 485% rispetto al 2015 e secondo il rapporto di Legambiente, lo scorso anno è stato caratterizzato da:
- 134 allagamenti e alluvioni causati da piogge intense, a cui hanno fatto seguito ingenti danni a infrastrutture e abitazioni, anche in aree urbane densamente abitate
- 46 esondazioni fluviali, soprattutto al Nord Italia, con compromessi terreni agricoli e vie di comunicazione
- 34 eventi di siccità, con effetti sulle riserve idriche e sulla produzione agricola, soprattutto Centro-Sud
- 62 danni da vento forte e 30 da grandinate
- L’area metropolitana più colpita è stata Roma, seguita da Milano e Napoli, Catania e Bologna.
Le priorità di oggi e domani
Secondo i dati raccolti da Legambiente la direzione che l’Italia deve prendere al più presto vedrà in prima linea un intervento mirato in tema di adattamento del nostro patrimonio edilizio e delle infrastrutture in modo che possano rispondere al meglio a questa nuova realtà climatica già in atto. Per i progettisti si tratta di una sfida e un’opportunità che li vede in prima linea, nell’operare con soluzioni tra resilienza e sostenibilità.
Le priorità delineate dal report in tema di edilizia sono:
- una migliore gestione sostenibile delle acque meteoriche attraverso la progettazione di strategie drenaggio urbano per mitigare il rischio di allagamenti
- optare verso infrastrutture verdi aumentando così la presenza di parchi urbani e verde per ridurre l’effetto isola di calore e migliorare l’assorbimento delle precipitazioni
- lavorare ottimizzando la resistenza degli edifici agli eventi estremi grazie, ad esempio, all’utilizzo di materiali innovativi in grado di resistere a venti forti e grandinate e capaci di ottimizzare l’isolamento termico e l’efficienza energetica
- la scelta di sistemi idrici resilienti.
Nel report dell’Osservatorio di Legambiente sottolinea quanto sia necessario per il nostro Paese investire in soluzioni la cui efficacia sia già stata testata, come ad esempio in quartieri resilienti (vedi i casi di successo in città quali Torino e Milano) dove infrastrutture verdi e soluzioni tecnologiche possano coesistere nella creazione di un modello replicabile in altre aree urbane.
Inoltre, l’utilizzo dei Digital Twin – che già da tempo sta rivoluzionando il nuovo modo di progettare, può permettere concretamente la simulazione accurata delle interazioni climatiche sugli edifici e le infrastrutture in corso d’opera, in modo da migliorarne resistenza e durabilità.