Dvbt-2: switch-off tv vacilla
Anitec-Assinform commenta lo stato dell’arte nell’ambito dell’iter al passaggio al Dvbt-2: “Governo rispetti la roadmap su switch-off tv”
Anitec-Assinform entra nel merito del passaggio al Dvbt-2 attraverso una nota che sottolinea la preoccupazione per il ritardo nel processo di innovazione della tv digitale terrestre.
A soli due mesi dalla scadenza di quella che è, a conti fatti, la prima importante transizione, sono ancora presenti e forti le incertezze circa i piani di interventi utili al coordinamento del riassetto della tv digitale terrestre per il rilascio della banda a 700MHz agli operatori del settore entro la fine di giugno del prossimo anno.
Notevoli, inoltre, sono anche le ipotesi di modifica proprio della roadmap del Ministero Sviluppo Economico, che potrebbe far vacillare le stesse aziende di device e la filiera produttiva e distributiva italiana.
E se il DM del 19 giugno 2019 ha fissato al 1° settembre 2021 il cambio di codifica delle trasmissioni nazionali, passaggio funzionale nel traghettare gli utenti verso le nuove tecnologie, parallelamente le aziende di device si sono impegnate con anticipo attraverso una serie di importanti investimenti volti a mettere a disposizione degli utenti milioni di nuovi apparati in tempo utile, per un valore di oltre mezzo miliardo di euro di merce, a cui vanno aggiunti i costi di logistica per trasporto e stoccaggio.
Fatichiamo a comprendere – afferma il presidente di Anitec-Assinform, Marco Gay – l’assenza di conferme e provvedimenti necessari e annunciati. Regna un clima di confusione e sfiducia nei consumatori e sul mercato. Le nostre imprese hanno rispettato con responsabilità tutti gli impegni assunti verso Governo e stakeholders del settore radiotelevisivo e non possono scontare i danni del ritardo nell’attuazione del processo.
Una modifica della tabella di marcia ministeriale, già variata nel 2019, risulta ad oggi impensabile, secondo Anitec-Assinform, sia per le conseguenze sul sistema delle imprese sia sul piano della fiducia dei cittadini italiani e degli osservatori internazionali.
Necessario un intervento del Governo affinché confermi e attui il piano di transizione vigente, rendendo disponibili tutti gli strumenti normativi, finanziari e di comunicazione previsti dal legislatore e fa un appello di responsabilità agli operatori di rete e agli editori televisivi, affinché garantiscano la piena e tempestiva esecuzione dei passaggi tecnologici stabiliti.