Un tema caldo: come trasformare il surplus da rinnovabili ad altri vettori energetici?

Il tema della dipendenza energetica – in particolare riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina – è tra i più caldi degli ultimi mesi. Ma quanto pesa questa dipendenza energetica?
Secondo recenti dati, l’Italia (secondo acquirente Europeo dopo la Germania) sconta una quota di import di gas dalla Russia del 36,47% sul totale dell’importato. Questo, sulla base dell’energia elettrica generata dal gas naturale, indica una dipendenza energetica dalla Russia pari al 19,88%, considerando l’energia primaria, l’import totale e sottraendo l’export.

Il tema della transizione energetica e quello dell’efficienza energetica sono quindi prioritari nelle riflessioni in termini di sostenibilità anche in legame con l’edificio e le città intelligenti.
Come delineato dal Digital Energy Efficiency 2021, firmato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano: gli investimenti in efficienza energetica in ambito industriale nel 2020, hanno sfiorato i 2,1 miliardi di euro, con oltre il 90% in riferimento ad investimenti in tecnologie hardware e solo l’8% in tecnologie software per il controllo e il monitoraggio delle prestazioni dei cicli produttivi.

Dipendenza ed Efficienza Energetica

I trend su cui si lavorare puntano tutti allo sviluppo delle fonti rinnovabili, e sono parallelamente anche al centro del New Green Deal Europeo, senza però dimenticare il contesto della distribuzione della produzione della parte dell’energia elettrica innovativa. In tal senso, comunità energetiche e smart gri, smart city e smart factory risultano ambiti pi che mai prioritari.
E se fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico non sono programmabili, risulta necessario cercare di trovare bilanciamenti efficaci sulle reti tramite conversioni energetiche che puntino a trasformare gli eccessi di produzione da un ambito ad altri vettori tra gas, calore o idrogeno.
L’efficienza energetica ha vaste potenzialità di crescita e uno dei punti chiave per la sua diffusione nelle PMI è la sensibilizzazione sul tema della capacity building, cioè la costruzione di competenze e conoscenze.

Fonti:
Politecnico di Milano
Lumi