Per gli italiani non c’è differenza tra fibra e rame
Lo dicono i dati: secondo Virgin Fibra, nella scelta delle connessioni a banda ultralarga, grande parte dei cittadini italiani attualmente non sa definire le differenze in tema di performance tra la fibra pura e quella misto rame.
Se per il 72% degli italiani stabilità e velocità sono le caratteristiche prioritarie per una connessione, per il 58% il costo resta determinante, anche a scapito della qualità.
E così, tra rame, mista rame, fibra ottica o adsl, gli italiani non sembrano avere le idee chiare sulla forma di connessione ad internet che di fatto utilizzano.
Secondo i dati dell’indagine commissionata a Toluna da Virgin Fibra, tra chi dichiara di avere una connessione in fibra (102 utenti), 7 in realtà hanno una connessione mista rame o non hanno idea della tipologia di connessione.
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E se la maggior parte dei cittadini italiani non conosce bene la differenza tra “fibra mista” (Fttc – Fiber To The Cabinet) e utilizza l’ultimo miglio di rame – e “fibra pura” (Ftth – Fiber To The Home) – più veloce, stabile e anche sostenibile, c’è grande confusione anche in tema dei servizi loro offerti dagli operatori internet.
Sono unicamente 3,2 i milioni di utenti che non utilizzano più rame ma la fibra scelta come esclusiva forma di connessione internet, contro i circa 14 tra chi usa ancora la banda larga con connessione mista rame (10,3 milioni) e l’Adsl (3,3 milioni) interamente in rame.
Per il 74% degli intervistati non vi è reale soddisfazione nei confronti del proprio provider: ma non è il prezzo il principale fattore di scelta per i clienti (valido per il 58% degli intervistati). In cima alla classifica ci sono stabilità e velocità della connessione (72%).
Inoltre, più dell’80% desidererebbe passare ad una connessione alla “copper-free”: tra i vantaggi si leggono la maggior velocità di navigazione (63%), la stabilità della connessione (55%), la possibilità di avere più device e persone connesse allo stesso tempo senza rallentamenti (37%), uno streaming video in alta qualità senza interruzioni (37%), la copertura totale della casa (38%) e la possibilità di lavorare in smart working senza problemi di connessione (25%).
Sui dati ha commentato Tom Mockridge, ceo di Virgin Fibra
“I dati della survey commissionata a Toluna mostrano che il mercato italiano è ancora dominato dalle connessioni Adsl e Fttc, ma che il sentiment tra i consumatori evidenzia uno scontento generale nei confronti delle connessioni lente e non performanti, con una propensione elevata a passare alla fibra pura senza rame, dove disponibile, per avere una connessione più veloce e stabile. La connessione Ftth, almeno 5 volte più veloce rispetto a quella Fttc, rappresenta così la soluzione a questo problema, permettendo di avere molta più banda per fare molteplici operazioni di complessità e qualità superiore, come lo streaming di contenuti, il gaming o lo smartworking, contemporaneamente”.