Smart Readiness Indicator: le componenti chiave
Per valutare il livello di smartness di un edificio, lo Smart Readiness Indicator è stato costruito valutando le seguenti macroaree
- Comfort
La capacità di adattare l’operatività dell’edificio in risposta alle esigenze dell‘utente, ponendo la dovuta attenzione alla facilità d’uso ed al mantenimento di condizioni climatiche interne ottimali. - Efficienza energetica
La capacità di migliorare l’efficienza energetica ed il funzionamento dell’edificio attraverso il monitoraggio dell’energia consumata e, tra le altre cose, attraverso l’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili. - Flessibilità
La flessibilità sulla quantità di energia elettrica consumata dall’edificio, compresa la sua capacità di operare in ottica di demand response in relazione agli input ricevuti dalla rete elettrica, ad esempio attraverso il servizio di interoperabilità dei carichi e modulazione dei consumi. - Interoperabilità
L’interoperabilità dei sistemi (contatori intelligenti, sistemi di automazione e controllo dell’edificio, elettrodomestici connessi, dispositivi autoregolanti per il controllo della temperatura, sensori di qualità dell’aria e ventilazione) per il controllo centralizzato ed autonomo dell’edificio. - Connettività
Lo sfruttamento del potenziale delle reti di comunicazione esistenti, in particolare l’infrastruttura fisica interna all’edificio predisposta per l’alta velocità (banda larga), conformemente all’articolo 8 della Direttiva 2014/61/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio.
La metodologia proposta per il calcolo dello SRI si articola in 5 diverse fasi
- Individuazione, per ciascun dominio, dei servizi smart rilevanti per l’edificio
- Ispezione e valutazione del livello di funzionalità per ciascuno dei servizi smart rilevanti
- Attribuzione dei punteggi d’impatto per ciascuna categoria
- Calcolo dei punteggi complessivi ponderati
- Calcolo dei punteggi normalizzati dello SRI
Dopo la messa a punto della metodologia di calcolo e l’adozione dei Regolamenti (di esecuzione e delegato) avvenuta a fine 2020, nei quali sono definiti rispettivamente il quadro metodologico di calcolo dello SRI e delle eventuali modalità di attuazione del nuovo indice da parte dei singoli Stati Membri, il 2021 è iniziato con nuovi sviluppi nell’ambito dello SRI.
A maggio 2021, la Commissione Europea ha definito un Team di Supporto Tecnico in collaborazione con un consorzio di ricerca composto da organizzazioni di diversi paesi europei (VITO in Belgio, Waide Strategic Efficiency Europe in Irlanda, Research to Market Solution in Francia, Insitute of Science and Technology in Lussemburgo) per supportare la fase di test, l’implementazione e la promozione dello SRI. L’accordo tra la Commissione Europea e il consorzio ha previsto un contratto di servizio della durata di due anni: da maggio 2021 ad aprile 2023.
La decisione di cimentarsi in progetti pilota è volontaria e appartiene ai singoli Stati Membri.