E l’Italia, notoriamente paese votato al turismo? Rischia di vedere la chiusura entro l’anno del 65% di hotel e ristoranti, con umpatto occupazionale di 1 milione di posti di lavoro. E prima del Covid-19, il turismo arrivava ad oltre 230 miliardi di euro al 13% del PIL nazionale, per 4 milioni di addetti al settore.
Se il Segretario Generale dell’ONU Guterres ha invitato i governi a sostenere il settore anche con riforme per aumentarne la competitività, la risposta potrebbe arrivare grazie all’innovazione e al 5G, ad esempio, tra destinazioni da scoprire con la realtà aumentata e virtuale e un più impattante accesso a comunicazioni, dati e servizi illimitati e in tempo reale.
Il ruolo del 5G? Facilitare la digitalizzazione di un territorio e quindi diventare maggiormente attrattivo per chi lo visita. Un servizio di prim’ordine in più, dunque, nel rispetto della privacy ad esplorare tendenze e abitudini per proporre vacanze su misura per gli utenti, tra realtà estesa (XR), cloud e edge computing.