La selezione di questi 5 progetti ci dimostra pronti a costituire una rete di Case delle Tecnologie, che va da Nord a Sud e che punta ad offrire spazi fisici a trazione digitale per PMI e start-up. Così, sarà possibile coniugare competenze scientifiche di Università e Centri di Ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale per aumentare la competitività dei territori e di favorirne il rilancio grazie allo sviluppo delle tecnologie innovative.
Con queste parole ha commentato la graduatoria il Sottosegretario con delega alle politiche digitali Mirella Liuzzi.
Il progetto nasce in supporto di tecnologie emergenti per la realizzazione di centri di trasferimento tecnologico che avranno la funzione di promuovere progetti di ricerca e sperimentazione verso piccole e medie imprese e startup. La realizzazione delle Case delle Tecnologie emergenti si inserisce nell’ambito del Programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G.
Obiettivo del programma? Realizzare, su due diverse assi di intervento, progetti di sperimentazione, ricerca e trasferimento tecnologico, proprio fondati sull’utilizzo di innovative tecnologie emergenti, appunto come blockchain, intelligenza artificiale e internet delle cose, strettamente connesse, come noto, allo sviluppo delle reti 5G di nuova generazione.
Case Tecnologiche: due Assi di intervento
Il Programma è diviso in due Assi di intervento, tra loro sinergici: Asse I – Casa delle tecnologie emergenti e Asse II – Progetti di ricerca e sviluppo.
La dotazione finanziaria di 40 milioni di euro stabilita nell’Asse I del programma di supporto alle tecnologie Emergenti nell’ambito del 5G, approvato con decreto ministeriale 26 marzo 2019, come modificato da Decreto Ministeriale del 5 giugno 2019, è ripartita fino ad un massimo di 15 milioni di euro per la realizzazione della casa delle tecnologie emergenti nella città di Matera in base al progetto presentato dall’Amministrazione Comunale in data 4 novembre 2019 ed approvato dal Ministero. La restante quota, pari ad almeno 25 milioni di euro, finanzierà i progetti che saranno presentati dalle amministrazioni Comunali delle città oggetto di sperimentazione 5G indicate in premessa, e ammessi al finanziamento a seguito di una specifica procedura selettiva di cui premessa.
Per l’Asse II, Pubbliche amministrazioni, Enti pubblici, Agenzie, Enti di ricerca e Università, potranno candidarsi per la realizzazione di specifici progetti di sperimentazione e ricerca, orientati all’utilizzo delle tecnologie emergenti, attuati attraverso la cooperazione tra più soggetti, in collaborazione con gli operatori titolari di frequenze utilizzabili per il 5G. I progetti oggetto di finanziamento in questo asse dovranno avere caratteristiche di sostenibilità e replicabilità sul territorio nazionale. È possibile la partecipazione di soggetti privati funzionali all’utilizzo di infrastrutture o servizi necessari all’attuazione del progetto.
Con Avviso pubblico la DGSCERP ha avviato la procedura di selezione dei progetti di sperimentazione e ricerca da ammettere al finanziamento sulla base di una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro.