La fibra di Open Fiber in altri sedici comuni con una rete più potente
Open Fiber copre sempre più pezzi d’Italia. E raggiunge con la sua fibra ottica altri sedici comuni, grandi e piccoli, mentre l’assemblea degli azionisti della società, riunitasi il 18 aprile a Roma, passa agli archivi per due news: la conferma dei vertici uscenti, con rinnovata nomina di Franco Bassanini a presidente ed Elisabetta Ripa ad amministratore delegato, e l’orientamento espresso verso un’unica rete condivisa con Tim ed eventualmente collegata a una fusione per incorporazione dentro Telecom Italia. Ipotesi, quest’ultima, che è resa credibile dal ruolo e dal peso, in entrambi i soggetti, di un socio di natura pubblica come la Cassa Depositi e Prestiti.
In attesa di capire in quale modo si potrà giungere a una rete unica molto gradita anche all’attuale governo, che si è recentemente espresso in tal senso per bocca di Alessandro Morelli , presidente della Commissione Telecomunicazioni della Camera, Open Fiber lavora a rafforzare la propria posizione sul territorio nazionale, estendendo la propria fibra ottica a questi sedici comuni: Alessandria, Bollate (Milano), Bresso (Milano), Cesano Boscone (Milano), Firenze, Imola (Bologna), Lecce, Livorno, Messina, Quartucciu (Cagliari), Reggio Emilia, Rho (Milano), Selargius (Cagliari), Sondrio, Terni. Un’infornata che porta a 78 il numero dei comuni attualmente raggiunti dalla fibra di Open Fiber.
Come si può notare, si va da grandi capoluoghi di provincia a comuni di ventimila abitanti, nell’ottica di una diffusione della propria fibra per la quale Open Fiber può ora giovarsi dei benefici prodotti con la completata realizzazione di ZION, per l’Italia prima rete di trasporto ottica di tipologia EON, acronimo che sta per Elastic Optical Network. La principale virtù di questa nuova infrastruttura, posata lungo un percorso di oltre seimila chilometri, consiste nella capacità di trasferire una considerevole quantità di Gbps per ogni singolo canale ottico: duecento, destinati presto a raddoppiarsi.