FTTH: boom nell’ultimo anno
E intanto la rete fissa perde il 2,2%, e 44 milioni di utenti navigano quotidianamente in rete: ecco cosa sta succedendo nelle TLC secondo l’Osservatorio sulle Comunicazioni Agcom
A marzo 2021 furono attivate 2,1 milioni di linee FTTH (Fiber to the home), in crescita del 54,8% rispetto allo stesso mese dello scorso anno: un importante dato emerso dall’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom che ha evidenziato anche come gli accessi diretti sulla rete fissa di TIM siano calati del 2,2% rispetto alla quota di mercato.
L’Osservatorio ha diffuso così la percentuale di penetrazione e dei clienti (circa 20 milioni) della rete fissa in Italia. Dai dati emerge come la tecnologia più diffusa sia senza dubbio l’FTTC per il 48,2%: su 100 clienti, 48,2 accedono ad Internet con questa linea fissa. E poi il rame, quotato al 33,1%, con meno 9,93 milioni di linee rispetto a marzo del 2017 e l’FTTH, diffuso al 10,6% con circa il 70% delle linee FTTH del mercato che fanno capo a Open Fiber.
Ultimo (quarto) posto per le connessioni FWA, con una distribuzione sul territorio nazionale all’8,1% e un incremento del 16,9% di clienti l’anno tra 2020 e 2021.
E se il quadro competitivo di accessi broadband e ultra-broadband trova Tim nei panni del maggiore operatore con il 42,2%, questo è seguito da Vodafone con il 16,4%, Fastweb con il 15,1% e Wind Tre con il 13,9%.
E Internet?
A marzo di quest’anno in media 44 milioni di utenti giornalieri hanno navigato sul web, per un totale di 66 ore mensili a persona. Tra i social domina Facebook con 35,9 milioni di utenti unici, ma 2,5 milioni di iscritti in meno rispetto al 2020 e un picco di utenti in più per Tik Tok (+3,4 milioni con totale di 9 milioni di iscritti).
La rete mobile
A fine marzo 2021 le sim superavano i 104 milioni con un + 1,2 milioni registrato in termini di unità su base annua. Le sim M2M sono cresciute di oltre 2 milioni, mentre quelle voce e voce+dati si sono ridotte di 800 mila unità. Tim è ancora market leader (29,0%), ed è seguita da Vodafone (28,7%), Wind Tre (25,3%), e Iliad al 7,2%. Per quanto riguarda, invece la banda larga mobile, il consumo medio unitario mensile di dati nel nei primi tre mesi del 2021 si stima in 11,6 GB/mese, per oltre il 40% in più su base annua, mentre nel primo trimestre del 2021 oltre il 72% delle linee human ha effettuato traffico dati.
Ma l’Osservatorio ha registrato anche i dati dell’editoria, segnalando un +7% di copie digitali vendute da marzo 2021 a fronte del calo drastico della vendita di quotidiani quotato al 9% su base annua. Infine il settore postale che ha registrato una crescita del 25,5% fronte della flessione dei servizi di corrispondenza (-7,9% su base annua) e della crescita di quelli relativi alla consegna dei pacchi (+41,9% su base annua, con quelli nazionali che evidenziano una crescita non lontana dal 50%).