Telefono a tutto internet. Il fisso ha gli anni contati
C’è una data che presumibilmente è destinata ad entrare nella storia delle tlc. È quella del 15 novembre 2018, giorno in cui Orange (la vecchia France Télécom, cioè l’ex monopolista pubblico) non offrirà più abbonamenti di telefonia fissa. Ovvero, come ha scritto Il Sole 24 Ore: «non sarà più possibile abbonarsi al telefono fisso nella modalità storica, quella con la presa nel muro, per intenderci. Orange punta a migrare tutto sul VoIP (Voice over IP), cioè la telefonia su protocollo Internet», anticipando il 2023, quando la telefonia in Francia passerà solo attraverso la rete internet.
La notizia ha fatto rumore, naturalmente, perché è in effetti di portata storica. «È la fine di un mondo – ha scritto il quotidiano Le Parisien – Ma, forse, è anche un’opportunità da cogliere in una Francia segnata dal digital divide, dalla distanza dalle aree rurali delle nuove tecnologie». E difatti Bernard Dupré, presidente dell’associazione degli utenti delle tlc, ha detto al quotidiano: «Dato che stiamo per equipaggiare un sacco di persone con la nuova tecnologia, approfittiamone anche per portare internet ad alta velocità a prezzi bassi».
Certo, il passaggio non sarà indolore. Scrive Cor.Com, citando lo stesso Le Parisien: «Un pericolo secondo alcuni esperti, come il giurista esperto di comunicazioni Olivier Gayraud che spiega: “gente poco abituata alle nuove tecnologie, penso agli anziani, si ritroveranno senza telefono, proprio come si sono ritrovati senza televisione al momento del passaggio al digitale terrestre. Bisognerà vigilare per non lasciare per strada nessuno». E La Repubblica incalza: «non manca neanche chi crede che ci sia il rischio di approfondire la frattura tra la Francia più moderna, metropolitana, e quella rurale, più arretrata tecnologicamente».
Ma secondo Michel Combot, general manager della Fédération française des Télécoms, cioè la lobby del settore, l’ineluttabilità dell’innovazione tech spegne qualsiasi remora: «Vi ricordate le centraliniste? Sono state sostituite negli anni ’70 dai commutatori. Ma questa tecnologia installata 40 anni fa è diventata obsoleta, è arrivata a fine vita».
E in Italia ci sono forse manovre simili, visto che in quattro anni le line in rame si sono ridotte da 20,12 milioni a poco più di 14 milioni? «Telecom ha iniziato a pensarci in maniera fattiva – scrive Il Sole 24 Ore – L’azienda telefonica rende noto che dismetterà 6mila centrali di trasmissione (su 10.500 totali) entro il 2024 per completare la transizione verso i servizi Full IP basati sulle reti in fibra ottica e risparmiare sui costi energetici e immobiliari. Quel che è sicuro – conclude Il Sole – è immaginare un futuro in cui il concetto di telefono “solo voce” andrà inevitabilmente a sparire, con comunicazioni in cui i dati permetteranno modalità di comunicazione integrate».
Ergo, il domani corre (e chiama) in rete.