FIERA INTERNAZIONALE
DELL'INNOVAZIONE IMPIANTISTICA DEL MEDITERRANEO

12-13-14 Maggio 2022 Fiera del Levante, Bari

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    Le misure e i fondi stanziati per diffondere in Italia la nuova tecnologia che aprirà le porte a nuovi scenari di digitalizzazione. E perché serve alla transizione energetica

    Se sono 24 i miliardi di euro stanziati nel PNRR per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, due, invece, sono destinati al Piano Italia 5G, volto a diffondere nel Paese proprio la telefonia mobile di quinta generazione, che stravolgerà le nostre vite quotidiane, superando i limiti di connettività attualmente ancora importanti e consentendo tante opportunità anche in tema di edificio intelligente. Massimo dei benefici della rete 5G per imprese e cittadini, arrivando a coprire anche le aree banche del Paese e supportando nuovi sviluppi per servizi, ad esempio, di turismo, telemedicina, automazione industriale e smart city. Ma non solo: la distribuzione della rete 5G, secondo uno studio elaborato recentemente da Ericsson – “Five ways ti better 5G”, rivela che è già stata avviata nel 2019 ma solamente in Italia questo nuovo mercato ha un potenziale di 5 milioni di utenti entro l’anno. Lo studio, effettuato su un migliaio di intervistati di cui 215 early user, stima la quota di consumatori pronta a passare al 5G pari al 27 per cento, dato maggiore rispetto a paesi come Germania, Francia o Regno Unito. Il Piano Italia 5G deve dunque indirizzare le iniziative pubbliche per la realizzazione di reti mobili ad elevate prestazioni nell’ottica di un allineamento allo sviluppo delle reti 5G sul territorio nazionale in tandem con le misure "Gigabit Society" e "Digital Compass" che presentano obiettivi e modalità da raggiungere nell’ottica della trasformazione digitale europea entro il 2030. Quale sarà dunque la capacità di cogliere e implementare le riforme strutturali a livello italiano?

    Il 5G per la transizione ecologica

    L’azienda, tra i leader del settore ha affermato in una recente nota che proprio la diffusione a dovere del 5G a livello europeo nei settori ad alta emissione (ovvero energia, edilizia, produzione e trasporti) porterà a risparmiare da 55 a 170 milioni di tonnellate di carbonio, circa 35 milioni di auto tolte dalle strade europee. Inoltre, grazie alla rete mobile 5G sarà possibile ridurre le emissioni di CO2 in Europa circa del 15%: si tratta infatti di una tecnologia dall’efficienza energetica maggiore rispetto agli standard precedenti, per la quale la quantità di energia consumata per bit risulterebbe inferiore del 90% rispetto al 4G, sempre se si considera il 5G a pieno regime in Europa. Secondo il colosso, dunque, l’UE dovrebbe focalizzarsi sulla diffusione del 5G per renderlo il nuovo standard della telecomunicazione e supportare il vero raggiungimento degli obiettivi climatici.Le tecnologie integrate Siemens per gli edifici e le città sostenibili di oggi e di domani a SMART BUILDING EXPO Un ecosistema di tecnologie integrate che fa evolvere gli edifici rendendoli più efficienti, confortevoli, sicuri e sostenibili: Siemens a SMART BUILDING EXPO ha presentato un portfolio rinnovato di prodotti e soluzioni tecnologiche specifico per il mercato residenziale di oggi e di domani. Dai sistemi innovativi per la gestione della distribuzione elettrica alle soluzioni che consentono all'edificio - sia storico sia di nuova realizzazione - di essere più ricettivo, automatico e sicuro; dalle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici alle piattaforme digitali che ottimizzano i consumi (di acqua ed energia, per esempio, ma non solo) riducendo al massimo gli sprechi: questo il ventaglio di tecnologie che Siemens ha messo in mostra in occasione della nuova edizione della fiera milanese. "Per evolvere e diventare più resilienti e sostenibili, le città e gli edifici hanno bisogno di tecnologia e di una intelligenza integrata e integrabile, capace di interconnettere in modo agile e non invasivo strutture residenziali, sistemi di mobilità elettrica ma non solo, impianti di produzione energetica rinnovabile, quale per esempio il fotovoltaico a tetto. In Siemens, il nostro approccio tecnologico va proprio in questa direzione: consapevoli che oggi il 75% degli edifici delle nostre città ha oltre 30 anni, dobbiamo poter contare su prodotti di facile installazione e con un veloce rientro dell’investimento, che abilitino il cambiamento. La strategia è quella di far coincidere i benefici per la persona in termini economici e di comfort con quelli per l'ambiente in senso lato. Le nostre tecnologie tuttora a disposizione incentivano questo processo dimostrandosi sempre più semplici da usare ed efficaci nel raggiungere i risultati. Da questa prospettiva, possiamo così prepararci al meglio per affrontare le sfide complesse dei nostri tempi, legate in primo luogo al cambiamento climatico," così ha dichiarato Elena Moretti, responsabile della Business Unit Building Products di Siemens in Italia.       Sul fronte energetico, ecco i nuovi apparecchi di protezione Siemens SENTRON COM, dispositivi fondamentali per proteggere gli impianti elettrici degli edifici da sovraccarichi, corto circuiti, guasti a terra, archi elettrici e sovratensioni e già pronti ad affrontare le nuove sfide legate alla trasformazione digitale del settore. Da questa prospettiva, le nuove funzioni di misura e comunicazione integrate sono state progettate proprio per far fronte alla crescente digitalizzazione del mercato residenziale. Funzionamento intuitivo e design ricercato le caratteristiche principali del nuovo Display Multifunzione Touch TC5 di Siemens per il controllo all-in-one della stanza. Dotato di un sensore di temperatura integrato e di una vasta gamma di applicazioni KNX, il dispositivo consente di definire le condizioni ottimali dell'ambiente. Protetto da password, utilizza sensori di prossimità per l'attivazione e la disattivazione automatica dello schermo e una barra di indicazione LED come luce di orientamento, di informazione relativa agli allarmi o di segnalazione modalità di programmazione KNX. Progettati per applicazioni in ambito infrastrutture, in settori quali per esempio il trattamento delle acque o più in generale la building automation, presso lo stand sarà possibile conoscere più nel dettaglio le potenzialità dei convertitori Siemens Sinamics G120X, disponibili con una gamma di potenze da 0,75 a 630 kW. Configurati per garantire un'ottimizzazione dei costi e delle risorse, si caratterizzano per un design compatto che consente di risparmiare ulteriore spazio all'interno dei quadri elettrici. Benché non necessitino di una induttanza di uscita, i convertitori consentono lunghezze del cavo del motore fino a 150 metri. Le funzioni di sicurezza integrate sono certificate SIL3.               Con lo scopo di rendere la mobilità urbana sempre più efficiente, sostenibile e interconnessa alla rete elettrica, Siemens ha messo in mostra le potenzialità della propria wall box Versicharge IEC, l’unità di ricarica per veicoli elettrici perfetta per ambienti privati o semi-pubblici quali garage o parcheggi aziendali. La wall box Siemens, indipendentemente da dove sia necessario effettuare la ricarica, offre numerose funzionalità come ad esempio una app mobile facile da usare, l’integrazione intelligente degli edifici, comunicazioni OCPP e ModBus e altro ancora. Grazie alla protezione IP56, l’unità di ricarica garantisce il funzionamento ottimale in ambienti outdoor, in tutte le stagioni e in qualsiasi condizione climatica. Protagoniste di SMART BUILDING EXPO sono state anche le due piattaforme digitali basate su cloud DEOP e E-Car Operation Center, sviluppate in Italia nel centro di competenza oggi di profilo internazionale Siemens che trova la sua sede centrale a Milano, nel quartier generale italiano. Nello specifico, DEOP è l'Energy Management System che consente di abilitare e ottimizzare vere e proprie Smart Grid sia nel settore residenziale sia in quello industriale. E-Car Operation Center invece è una piattaforma flessibile e scalabile progettata per gestire le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. In occasione della prima sessione della Milano Smart City Conference, lo scorso 23 novembre, gli esperti Siemens Gianluca Bellani e Samuele Riva sono intervenuti alla Tavola Rotonda dal titolo "L'edificio è il mattone fondamentale su cui si basa la città smart. Che caratteristiche devono avere i nuovi edifici e cosa bisogna fare per adeguare quelli esistenti affinché costituiscano una risorsa e non un problema?", approfondendo i temi relativi alle tecnologie che abilitano la transizione verso l'edificio del futuro.

    Come i satelliti possono aiutare i nostri amministratori nell’ottica della Smart City? Se ne parlerà a Milano il 24 novembre

    Quello dello spazio è un tema caro agli esperti più tecnologici, che sarà tra i tre ambiti toccati e approfonditi in occasione della Milano Smart City Conference in programma in Fiera Milano Rho il 23 e 24 novembre durante SMART BUILDING EXPO ed in contemporanea con Sicurezza e Made expo. L’evento, infatti, si focalizza sul tema delle città di domani come network, indagando su connettività, energia e servizi innovativi, dall’edificio fino allo spazio. Edificio e città, particolare e generale, responsabilità individuale e collettiva, e poi la complessa transizione energetica, l’obiettivo della rigenerazione urbana attraverso l’efficientamento degli edifici e ancora la strategia europea di investimento nel medio periodo nota come Green New Deal. Se nella prima sessione - BUILDING VS CITY – di martedì 23 novembre, sarà l’edificio a giocare la parte del leone, come mattone su cui si basa la città smart, il giorno successivo, la mattina, focus su CITY VS BUILDING e sull’ambiente urbano che produce nuovi servizi che impattano sugli stili di vita dei suoi abitanti e sugli edifici che utilizzano come abitazione o come luogo di vita. Chiusura con il tema dello spazio, appunto: con il focus SPACE VS CITY del pomeriggio di mercoledì 24 novembre (14.30-17.30) si approfondirà il tema delle tecnologie utili all’osservazione della terra.

    Milano Smart City Conference: Lo spazio per gestire le nostre città de futuro

    Se infatti esistono, fondamentalmente, due tipologie di satelliti nello spazio che conosciamo, i primi sono essenzialmente quelli attraverso i quali servizi e applicazioni passano, come nel caso delle telecomunicazioni, i cui satelliti viaggiano a circa 36mila chilometri da noi, un decimo della distanza tra la Terra e la Luna. E gli altri satelliti? Sono proprio quelli che generano servizi utili a noi cittadini del Mondo. Come nel caso di quelli che "fotografano” la Terra, desumendone dati utili che ci permettono di osservarla costantemente. Questi satelliti sono di fatto quelli sui quali puntare per la gestione e l’amministrazione delle nostre città e dei territori, soprattutto perché possono fornire una quantità importante di dati tale da poter modificare, se questi vengono interpretati nel migliore dei modi e nei giusti tempi, le nostre abitudini civiche e di gestione del territorio stesso. Durante la Milano Smart City Conference, dunque, focus nella parte conclusiva proprio sul tema dello spazio: l’appuntamento, condotto da Giovanni Caprara del Corriere della Sera e introdotto da Cristina Leone, Cluster Nazionale Aerospazio, sarà diviso in due momenti. Si parte con il tema del monitoraggio ambientale e controllo delle acque - a cura di e-Geos, come del monitoraggio delle infrastrutture e dei servizi innovativi per la riforestazione urbana (con l’intervento di Marco Magnano, AMIA Verona SPA). A seguire focus sulla georeferenziazione e sulla mobility con Fiammetta Diani, Galileo, e su sicurezza e servizi dei satelliti di nuova generazione. La seconda parte si aprirà con un intervento di Carlo Corazza (Parlamento Europeo) che porterà la visione europea in materia di servizi satellitari,  seguito da Giacomo Dalla Chiara, in collegamento dalla Washington, che si soffermerà sul tema "urban freight". Infine, il focus sul tema del microclima da parte di Marco Brancati, Telespazio, e sul nuovo satellite PRISMA (Roberto Aceti, AD OHB), chiuderanno la sessione pomeridiana. Per maggiori informazioni: www.smartbuildingitalia.it/smart-city-conference2021/

    23 novembre

    Il ruolo dell'edificio digitale nella smart city

    Conduce: Maurizio Melis
    Radio 24

    24 novembre

    Il ruolo della smart city per lo smart building

    Conduce: Maurizio Melis
    Radio 24

    24 novembre

    Lo spazio per la gestione digitale delle città

    Conduce: Giovanni Caprara
    Corriere della Sera



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    Il centro si rinnova con gli apparecchi Stadium PRO | 3 e Smart[PRO] 2.0, pronti a illuminare di nuova vita la storia dello sport milanese.

    C’è una luce nuova che accende la notte del quartiere City Life di Milano: è quella del Velodromo Maspes-Vigorelli e del suo impianto illuminotecnico, realizzato da Digital Sport Innovation con le Serie Stadium PRO | 3 e Smart[PRO] 2.0 di GEWISS. Costruito nel 1935 in seguito alla demolizione dell'antiquato velodromo Sempione, il Maspes-Vigorelli (originariamente dedicato solo al ciclismo su pista e in seguito utilizzato anche per gare di football americano) ha subito negli anni diversi interventi di restauro, che hanno consentito alla struttura di ospitare svariati eventi sportivi (oltre a quelli già citati si ricordano una gara di coppa del mondo sci di fondo nel 1997 e tre arrivi di tappa del Giro D’Italia tra gli anni ’50 e ‘60) ed extra-sportivi, come gli storici concerti dei Beatles nel 1965. Gli ultimi lavori di rinnovamento, oltre all’impianto di illuminazione, hanno visto anche la manutenzione straordinaria della pista originaria in pino di Svezia, lunga 397,7 m e larga 7,5 m, con una pendenza massima in curva di 42 gradi. I 142 apparecchi Smart[PRO] 2.0 appena installati serviranno a rischiararla anche nelle condizioni climatiche più avverse, garantendo un illuminamento medio superiore ai 700 Lux su tutti i settori della pista e un livello di uniformità maggiore di 0,6. Per il campo di football americano, che ospita le partite casalinghe dei Seamen Milano e dei Rhinos Milano (entrambi in Prima Divisione), sono stati invece installati 44 apparecchi Stadium PRO | 3 in grado di assicurare un illuminamento medio > 600 Lux e un livello di uniformità pari allo 0,7. Grazie ad un sistema di gestione DALI installato in ognuno degli apparecchi Stadium PRO | 3, inoltre, sarà possibile regolare a piacimento l’intensità del flusso luminoso, adeguando i livelli d’illuminazione in base a diverse esigenze agonistiche o ad altri tipi di necessità. Per l’illuminazione delle tribune e dei locali annessi, infine, sono stati utilizzati apparecchi appartenenti alle gamme Smart[3] e Smart[3] Plus. Tutte le opere di ammodernamento sono state eseguite dall’impresa Quadrio Costruzioni S.p.A. su commissione della società City Life S.p.A., che ha in carico l’intera rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo nell’ambito del Piano Integrato di Intervento. Entrambe si sono affidate a GEWISS e Digital Sport Innovation anche per il supporto alla progettazione illuminotecnica e il rilievo in campo dei valori d’illuminazione, ottenuti con strumentazione certificata.

    La mobilità sostenibile nelle nostre città è fattore al centro di molte amministrazioni locali, tra innovazione e leggi

    Lo chiamano Near Working e, con la cosiddetta 15’ City, apre lo scenario di una nuova mobilità sostenibile ed intelligente, e non solo nei confini cittadini. Come sottolineato nell’ambito dell’omonimo webinar durante la kermesse Smart City Now: sì perché sono molte le amministrazioni locali e le aziende del settore che si stanno focalizzando proprio nell’ambito della mobilità sostenibile e l’evoluzione di questo scenario, nel medio-lungo termine, necessita di un adeguata critica e osservazione. “Un tema che ha avuto un grande sviluppo a causa della diffusione del Covid e del conseguente confinamento. Ciò che è accaduto ha agevolato la transizione”. Parola di Anna Donati, Responsabile Mobilità di Kyoto Club:
    Il tema della città 15’ – città di prossimità è estremamente nuovo come lo sono le soluzioni per la mobilità attiva e di prossimità nei PUMS delle città Italiane. Nei PUMS approvati non ci sono però questi concetti trattati in maniera evidente, inoltre, le line guida MIT del 2017 hanno piccoli riferimenti allo spazio pubblico e agli orari della città, ma solo nel 2020 sono entrati in maniera evidente nel confronto pubblico e nei progetti, tanto che diverse città oggi stanno ragionando in quest’ottica.
    Mobilità a basso impatto, come Donati ha sottolineato indicando il valore di diverse strategie in alcune città italiane, tra Firenze, Bari e Milano, tra mobilità ciclistica e pedonale:
    Importante l’incremento della mobilità in tal senso, ma con dati ancora esigui, a dire il vero, soprattutto su orizzonti decennali. Il PUMS richiama gli interventi realizzati per le piste ciclabili riproponendo il completamento della rete in corso. A Bologna, ad esempio, gli obiettivi di riduzione al 2030 sono del 57% per la mobilità automobilistica, mentre a Firenze si punta ad una riduzione di oltre l’80% nello scenario con ZTL Scudo Verde nella Città Metropolitana.
    Nell’intervento di Beatrice Gustinetti, Smart Cities & Carbon F Manager di ENGIE, si è parlato di "Mobility Footprint" per guidare e monitorare decisioni strategiche:
    Si tratta di un grande step per la valutazione ambientale che possa analizzare in real time il valore delle emissioni climalteranti da traffico veicolare e della loro riduzione date da strategie quantificabili e tracciabili in modalità “dolce”. Per la Mobility Footprint, inoltre, sono necessari alcuni step, ad esempio, per connettere ogni infrastruttura e servizio alla mobilità urbana, per i report di rendicontazione ma anche trend storici per ogni device e per gestire ed indirizzare processi decisionali anche complessi.
    A gestire tutto c'è SUMP - la Sustainable Urban Mobility Platform, piattaforma unica per la gestione di servizi legati proprio alla mobilità urbana come lo smart parking o le zone a traffico limitato o monitorato. Parola chiave, ovviamente, è integrazione:
    Si potranno creare patterns, analizzare in tempo reale l’impatto ambientale del traffico, identificare correlazioni per generare azioni di mitigazione, soprattutto. Uno strumento utile, anzi necessario e la Mobility Footprint va ad integrarsi negli appalti pubblici dedicati alla sostenibilità, come nel caso del Comune di Bologna, in tandem con la gestione della sosta e lo strumento di Smart Parking, oppure a Livorno, integrata con la riqualificazione dell’illuminazione pubblica attraverso l’installazione della sensoristica necessaria durante i lavori di istituzione die pali della luce e nel monitoraggio sulla piattaforma di supervisione del servizio stesso.
     

    Un sistema semplice ma efficace coperto da un brevetto industriale cerca mercato.

    Lo sapevamo anche prima del Covid che mediamente respiriamo un’aria di qualità pessima, specie nei centri abitati. La pandemia ha solo aggiunto un elemento in più, che non pochi studi legano peraltro alla diffusione dell’inquinamento come veicolo. Ecco perché stanno prendendo sempre più piede sistemi indoor che sanificano l’aria e la purificano, ma pochi avevano pensato ancora di applicare il principio alle nostre strade, aspirando aria inquinata e rendendola più respirabile. È l’oggetto di un importante brevetto industriale depositato il 2 settembre 2020, denominato “Connected Street Air Purifier”, che fa uscire il concetto di purificazione dell’aria dalla dimensione industriale e delle macrostrutture e la porta ad una dimensione semplice e a basso costo, collegata ai lampioni dell’illuminazione pubblica e quindi potenzialmente utilizzabile da qualsiasi amministrazione pubblica. Ma le invenzioni camminano sulle gambe delle aziende che ci credono, e quindi questo brevetto è ora alla ricerca di un’impresa che voglia sviluppare industrialmente il geniale sistema per immetterlo nel mercato. Smart Building Italia, come hub dell’innovazione in ambito home, building e city ha anche questa funzione, di far conoscere e promuovere le buone idee. Quindi, se quanto abbiamo scritto ti sembra interessante e sei intenzionato ad approfondire la conoscenza del progetto come investitore o come azienda, compila il form di manifestazione di interesse e ti metteremo in contatto col titolare del brevetto. L’innovazione passa per Smart Building Italia.  

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