Risultati per: ristrutturazione

European Performance of Building Directive: date e soglie da raggiungere

Le modifiche introdotte sulle nuove costruzioni

Tecnologia, efficienza energetica e mercato immobiliare: il legame comincia a vedersi

La direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili prevede, secondo la proposta avanzata dalla Commissione UE, che tutti gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe energetica F entro il 2030, la classe E entro il 2033 e la classe D entro il 2040, con l’obiettivo finale di arrivare alle emissioni zero per il 2050

Case green: il sì dell’Europa

Confermato il via libera del Parlamento europeo alla direttiva sulle case green: il mandato negoziale punta ad aumentare le ristrutturazioni, migliorando così le prestazioni energetiche nell’edilizia e ridurre le emissioni prodotte dagli edifici entro il fatidico 2030

“Edifici e Città Intelligenti”: focus su Milano

Il capoluogo lombardo al centro della trasformazione della città (e degli edifici) tra nuovo e riqualificazione edilizia

Il contributo delle ristrutturazioni ai risparmi energetici del settore

I dati dello Smart Building Report 2022 evidenziano lo stato dell’arte del settore edilizio italiano: il tasso di ristrutturazione profonda annuale al di sotto dell’1%

Edifici Intelligenti: Hotel San Giuseppe ad Otranto

Continua il nostro viaggio alla scoperta di palazzi residenziali, direzionali e commerciali che trovano una nuova vita votata all’essere smart, edifici intelligenti

Renovation Wave Strategy: riqualificazione energetica degli edifici – Statistiche

Focus sulla Strategia che definisce successivamente alcuni principi basilari che ne guidano lo sviluppo, quali l’efficienza energetica, l’accessibilità economica delle ristrutturazioni, la decarbonizzazione e l’integrazione delle rinnovabili negli edifici

Perrini (CNI): “Sui bonus edilizia serve visione. Rischio débacle del Paese”

La decisione del Governo di porre fine al meccanismo della cessione del credito d’imposta per i bonus fiscali “rischia di generare shock notevoli ai cantieri che si stanno ancora aprendo e per i crediti pregressi incagliati. La posizione di CNI