Davide Rossi, direttore generale di AIRES
«Chiamarla “Web Tax” è sbagliato e forse strumentale. Si tassano non i siti di vendita o quelli informativi, ma solo quelle che la norma chiama “interfacce digitali” ovvero le piattaforme di marketplace sia per la vendita di beni fisici che di servizi e i social network. Far pensare che si tassa l’uso di internet è come far pensare che si vuole tassare l’aria… ad essere tassati saranno unicamente i soggetti che operano in rete come “intermediari” e non coloro che utilizzano la rete per offrire propri beni o servizi».