Banda ultralarga, strategia nazionale

11 Febbraio 2016 Smart Building Italia


Banda ultralarga

La notizia sta rimbalzando veloce in parecchi siti di informazione. Dopo l’anticipazione di ieri con l’accordo tra lo Stato e le Regioni avevano in un primo tempo rifiutato l’accordo, ecco dunque che «Il progetto di digitalizzazione dell’Italia per portare alla popolazione connettività a banda ultralarga fa un decisivo passo in avanti. – scrive Webnews – Dopo anni di dibattiti, polemiche, incomprensioni e di rinvii, è stato trovato un accordo tra Stato e Regioni che permetterà, finalmente, di garantire all’Italia quella rete a banda ultralarga ampiamente auspicata e necessaria al paese per competere».

Il Corriere delle Telecomunicazioni spiega: «L’accordo quadro politico, il primo del genere in Italia, stabilisce che i 2,2 miliardi assegnati dalla delibera Cipe di agosto 2015 saranno utilizzati “secondo una ripartizione territoriale che tiene conto del fabbisogno stimato per gli interventi pubblici nelle aree bianche dei Cluster C e D e, tenendo conto delle altre risorse disponibili per il finanziamento del piano banda ulltralarga in ciascuna Regione”, ha spiegato in conferenza stampa il sottosegretario Antonello Giacomelli». Lo stesso Giacomelli (che domani sarà presente alla tappa di Roma dello Smart Building Roadshow) ha twittato che esiste finalmente una strategia nazionale, non una somma di piani territoriali.

«Spetterà a Infratel, società in-house del MISE, il ruolo di soggetto attuatore degli interventi annunciati dal Governo. – chiarisce Key4biz – Nello specifico, si prevede un intervento diretto nei circa 7300 Comuni a fallimento di mercato (su un totale di 8092), dove la rete resterà, quindi, pubblica, mentre nelle cosiddette aree grigie saranno utilizzate ulteriori risorse individuate dalla Delibera Cipe e ulteriori strumenti finanziari previsti dal Piano BUL quali il credito d’imposta, il fondo di garanzia e i voucher alla domanda».

«Grazie all’approvazione di questo piano, – specifica ancora Webnews – la nuova rete potrebbe già essere disponibile nelle prime zone del paese già nel 2017. Parallelamente al lavoro del Governo, continuano gli investimenti dei principali carrier italiani come Tim, Vodafone e Fastweb che proseguono nella loro opera di cablatura del territorio sia in FTTC che in FTTH per portare la banda ultralarga nelle principali realtà del paese».