Cisco: l’investimento in Italia per la digitalizzazione
Cisco sta investendo in Italia 100 milioni di dollari per progetti di digitalizzazione del territorio. Il quotidiano La Repubblica ha incontrato Rebecca Jacoby, vicepresidente senior della multinazionale californiana con delega alle operazioni (nella foto), in visita nel nostro Paese. «Far crescere le competenze digitali è il nostro obiettivo principale: in un anno abbiamo creato 38 nuove networking academy in tutta Italia», ha specificato la manager al quotidiano.
«Jacoby sa che nelle nuove tecnologie l’Italia è uno dei fanalini di coda in Europa. – scrive Filippo Santelli – Ma per quanto agli inizi, vede una grande opportunità nel nostro Paese. Per questo l’Italia è stata scelta, insieme a Francia, Germania, Regno Unito, Olanda e Israele, per lanciare uno dei progetti di country digitization».
Su cosa sta lavorando Cisco? Continua l’articolo: «A Palermo, al percorso turistico arabo-normanno e ad un piano di rafforzamento della rete internet. A Perugia ad un progetto che permette al Comune di offrire ai cittadini servizi da remoto. In Friuli-Venezia Giulia c’è un protocollo con la Regione per una serie di interventi. Al porto di Trieste, Cisco ne ha portati a termine due: uno per digitalizzare la gestione delle operazioni doganali e un altro per portare il wi-fi all’interno dei terminal turistici. Mentre su tutto il territorio regionale si lavora per offrire ai malati, in particolare anziani, assistenza a distanza. Ma dei quattro pilastri dell’intervento di Cisco, innovazione, industria e infrastrutture, servizi ai cittadini e educazione, è soprattutto su quest’ultimo che Jacoby insiste». Ed ecco, appunto, le networking academy.
L’articolo ricorda, infine, che i progetti di Cisco in Italia, insieme agli altri Paesi europei coincidono con la nuova vocazione del colosso della connettività, in radicale trasformazione: «dal vecchio business basato sull’infrastruttura fisica, router e switch, in costante declino, alla nuova rete virtuale, decentrata e fatta di software. Anche noi siamo in mezzo a un processo di digitalizzazione delle operazioni e ridefinizione dei prodotti – conclude Jacoby – con l’obiettivo di offrire ai clienti reti che supportino decisioni più rapide e basate sull’analisi dei dati».