L’importanza di promuovere il concetto di smart building

28 Maggio 2015 Smart Building Italia


workshop-maggioA poco più di un mese dall’entrata in vigore delle nuove norme in materia di predisposizione dei nuovi edifici alla banda larga, previste dalla Legge 164/2014 appare ancora significativa la carenza di informazione rivolta alla filiera delle costruzioni edili: appare quindi urgente mettere mano a iniziative volte all’informazione e alla formazione al riguardo.

Questo è forse l’argomento più scottante emerso dal seminario tenutosi il 27 maggio presso la sede di ANCEBOLOGNA e fortemente voluto da All Digital – Smart Building, evento speciale del SAIE dedicato alle tecnologie e ai servizi digitali dell’edificio in rete.

Molti e significativi i contributi che hanno evidenziato una forte convergenza di idee ed intenti, ma non di meno le dimensioni considerevoli di un gap culturale ed informativo da colmare quanto prima.

Carmine Preziosi, direttore di ANCEBOLOGNA, ha ribadito le posizioni già espresse dal Presidente nazionale di ANCE Paolo Buzzetti: il rilancio del settore dell’edilizia passa per il rinnovamento della dotazione impiantistica dell’esistente e per l’eccellenza in tale campo dei nuovi edifici, che dovranno essere sempre più “smart”. Prova ne sia che nel giro di pochi anni il valore degli impianti nelle nuove costruzioni è più che triplicato. I dati ANCE prevedono a fronte di una crescita stimata nel periodo 2015-2020 del comparto edilizio del 15,7%, uno sviluppo dell’impiantistica a più alto grado di innovazione tra il 47,7% e il 69%.

Paolo Dalla Chiara, presidente di All Digital–Smart Building, ha sottolineato come gli obiettivi identificati da ANCE e condivisi da SAIE possano essere raggiunti soltanto con la convergenza delle diverse figure professionali che si occupano di costruzioni edili e di impiantistica, mondi finora rimasti tra loro estranei. L’evoluzione stessa del SAIE, con l’inserimento dal 2014 dell’area All Digital – Smart Building rappresenta concretamente l’apertura di un dialogo necessario tra il mondo degli impianti tlc e quello dei costruttori, dei progettisti e della pubblica amministrazione, col comune obiettivo di attuare la rivoluzione “broadband ready”. «Con la cablatura obbligatoria dei nuovi edifici a partire da luglio – ha precisato Dalla Chiara – anche in un momento di crisi, si prospettano non meno di 50.000 nuovi impianti da realizzare all’anno; il che significa già quest’anno, da luglio a dicembre, in linea teorica, dai 15 ai 20.000 nuovi impianti. Un impulso straordinario al rilancio dell’intero comparto produttivo e del mondo dell’installazione». Come unica fiera di settore, All Digital – Smart Building si propone quindi di fungere da volano e da stimolo per agganciare il treno di una ripresa che finalmente si comincia a intravvedere. A Bologna, ad ottobre, si terrà infatti la “Smart Building Conference”, ovvero gli stati generali del settore, in cui si affronteranno i temi cruciali del quadro normativo, dei progetti, delle tecnologie e infine delle applicazioni.

Jacopo Gaspari del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna  ha ripreso i temi proposti da Dalla Chiara e ha sottolineato come il nuovo concetto di smart building abbia di fatto modificato radicalmente la metodologia di progettazione dell’edificio, passando dalla tradizionale progettazione per fasi ad una progettazione integrata che deve coinvolgere i diversi professionisti fin dalle primissime battute. La complessità impiantistica dello smart building, infatti, non consente più di intervenire a posteriori, ma obbliga ad indentificare le soluzioni più idonee in modo integrato. Gaspari ha peraltro sottolineato come il mondo della professione sia molto in ritardo su tali temi, e che quindi iniziative che promuovono il dialogo e il confronto sono non solo auspicabili, ma assolutamente necessarie.

Stefano Bianchi dell’ANIE ha presentato al pubblico il progetto BiTech, promosso e voluto da ANIE e ANIMA, due federazioni che assieme sommano oltre 2000 aziende associate, 610.000 addetti e quasi 100 miliardi di euro di fatturato annuo. Il progetto BiTech, riunendo tutti gli aspetti dell’impiantistica dell’edificio “smart”, mira ad evidenziare il ruolo centrale degli impianti nel processo edificatorio e la loro crescente integrazione funzionale. L’edificio in tal senso diventa un nodo fondamentale della “Smart City”.

La legge 164/2014 è frutto del recepimento delle direttive europee in materia di innovazione tecnologica e competitività. Laura Lazzerini, coordinatrice in Italia di CEDIA (Custom Electronic Design Installation Association), ha fornito gli orientamenti internazionali in materia di dotazione tecnologica dell’abitazione, inserendo in agenda il tema cruciale della classificazione degli edifici.

Paolo Grazioso, rappresentante della Fondazione Ugo Bordoni, ha evidenziato come la rete tlc di un edificio tenda sempre più ad assomigliare alla rete neuronale di un corpo umano. La rete infatti non servirà più esclusivamente per portare internet nelle case, ma servirà a farle funzionare, sia in locale che in remoto. La rivoluzione legata all’internet delle cose è infatti alle porte ed è un’occasione di sviluppo che senza una adeguata connessione non potrà essere colta dal nostro Paese.

L’incontro è stato chiuso da Alberto Zanellati coordinatore nazionale di CNA Installazioni Impianti nonché membro CEI, che ha “svelato” in anteprima i contenuti della guida CEI con le norme attuative di quanto previsto in materia di predisposizione alla cablatura dalla L. 164/2014. Un documento fondamentale, pensato soprattutto per i progettisti e i costruttori, che per ottenere il necessario certificato di conformità dovranno rivolgersi agli installatori professionali abilitati.

Scarica le presentazioni degli interventi

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[li type=”glyphicon-minus”]Carmine Preziosi – ANCEBOLOGNA[/li]
[li type=”glyphicon-minus”]Jacopo Gaspari – Università di Bologna[/li]
[li type=”glyphicon-minus”]Stefano Bianchi – ANIE[/li]
[li type=”glyphicon-minus”]Laura Lazzerini – CEDIA[/li]
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