Connessioni internet, obbligo di bollino
Molte lusinghe e poca chiarezza, la fibra super o iper pubblicizzata per le connessioni internet spesso non è nell’una né l’altra cosa, la proposta non corrisponde alla reale capacità dell’infrastruttura. E allora Agcom ha deciso di intervenire. Venerdì scorso, 23 febbraio, il quotidiano La Repubblica ha infatti anticipato che tra non molto l’authority pubblicherà un regolamento che obbligherà i provider a specificare il tipo di tecnologia impiegata per i servizi di connettività internet «per proteggere le famiglie da comunicazioni commerciali ingannevoli e pubblicità sleali sulla velocità», si legge nell’articolo.
Bollini colorati, dunque (come si vede nella foto), per garantire chiarezza. Per esempio, niente più connessioni fibra-rame spacciate per la più performante e attraente fibra che arriva fin dentro casa. Secondo il regolamento dell’Agcom gli operatori «dovranno stare attenti alle parole che usano nei siti, nelle pubblicità, nelle app, nelle email e nei negozi», scrive La Repubblica.
Stando all’immagine pubblicata dal quotidiano, dentro i bollini ci sarà una sigla che traduce in italiano l’acronimo anglosassone FTTx, (Fiber to the x, dove la x sta ad indicare la destinazione della connessione). E quindi, FF (fibre in casa) equivale a FTTH (Fiber to the Home) e via elencando. Una sorta di semaforo per le connessioni internet che dal verde indicante la massima velocità in quanto la fibra ottica arriva in casa o dentro l’ufficio e che finisce con il rosso per la fibra che si ferma nella lontana centrale e da là in poi è tutto rame (con il viola, infine, che indica invece la connessione wireless).
Citato dall’articolo, Antonio Nicita della commissione per le infrastrutture e le reti di Agcom e curatore del provvedimento, spiega: «Il regolamento che per ora mandiamo in consultazione pubblica offrirà al consumatore una bussola, elementi molto chiari per scegliere l’offerta in termini di qualità-prezzo».
A proposito dell’anticipazione de La Repubblica il sito Tom’s Hardware ha commentato: «Non dovrebbe stupire che finalmente nell’Anno Domini 2018 il Garante delle Comunicazioni abbia deciso di implementare un sistema di certificazione che consenta al consumatore finale di comprendere quale tipo di tecnologia si nasconda dietro alle offerte presenti sul mercato».
Tra l’altro, la notizia dei bollini segue di poche settimane quella relativa all’avvio della consultazione pubblica da parte della stessa Agcom sulle “possibili misure per la libera scelta delle apparecchiature terminali da parte dei consumatori e utenti finali” con l’intenzione di impedire ai provider internet di imporre il loro modem ai clienti secondo il principio della neutralità della rete e del libero mercato. Qualora fosse abolito “l’obbligo di modem”, il sito sostariffe.it ha stimato un risparmio per l’utente del 50%.