Dichiarazione dei diritti in internet

28 Luglio 2015 Smart Building Italia


internet_openNell’intervista pubblicata giorni fa (leggi qui), Claudio Pavan, presidente nazionale degli antennisti di Confartigianato, affermava che l’edificio in rete garantisce al cittadino il diritto d’antenna e all’informazione. Ebbene oggi, 28 luglio, nella sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio si tiene la conferenza stampa di presentazione della “Dichiarazione dei diritti in internet“. All’appuntamento partecipano la presidente della Camera, Laura Boldrini, e Stefano Rodotà, presidente della Commissione parlamentare appositamente costituita un anno fa per l’elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi ad internet. Il testo elaborato individua una serie di principi generali che abbracciano le diverse tematiche connesse all’uso della rete, senza per questo costituire una forma di regolamentazione secondo il classico modello normativo. Insomma, al centro del documento ci sono di diritti dell’utente che accede alla rete – l’accesso al web è infatti considerato un diritto – con un’attenzione particolare alla privacy, all’educazione e al rapporto dei consumatori con i social network ma anche con le aziende di software e hardware. L’iniziativa della Camera dei deputati – scrive il Corriere delle Telecomunicazioni – nasce anche in coincidenza con altre iniziative analoghe, con una recente accelerazione a livello internazionale. Tra queste, l’approvazione in Brasile della legge cosiddetta “Marco civil” nell’aprile 2014, le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea dell’8 aprile (Google-Spain) e del 13 maggio 2014 (Digital rights Ireland), la raccomandazione del Consiglio d’Europa anch’essa del 16 aprile 2014 (sulla protezione dei diritti umani su Internet) e la sentenza della Corte Suprema Usa del 25 giugno 2014 (sulla privacy relativa ai telefoni cellulari). Il testo presentato oggi è stato sottoposto a una consultazione pubblica per assicurare la partecipazione più larga possibile all’individuazione dei principi in esso contenuti. All’esito della consultazione pubblica e di un ciclo di audizioni di associazioni, esperti e soggetti istituzionali, i principi sono stati rielaborati e trasfusi nella Carta dei diritti che si propone come sintesi più avanzata delle diverse posizioni e sensibilità emerse.