KNX, lo standard fa crescere la professionalità

10 Ottobre 2016 Smart Building Italia


knx

knxKNX è lo standard mondiale per la gestione automatizzata e decentralizzata degli impianti tecnologici di un’ampia tipologia di strutture che dunque si inserisce nel filone concettuale dell’edilizia più evoluta, attenta ai principi dello sviluppo sostenibile. Lo standard KNX è l’oggetto di un seminario in programma a All Digital – Smart Building, mercoledì 19 ottobre alle 14 che offre una corposa panoramica delle opportunità applicative, degli strumenti, delle principali funzioni di questo standard.

La partecipazione al seminario KNX dà il diritto di acquisire 3 CFP riconosciuti dall’Ordine degli architetti e 4 CFP riconosciuti dal Collegio dei periti industriali e dei periti industriali laureati. Per vedere il programma e per registrarsi, cliccate qui.

Intanto con Massimo Valerii, presidente di KNX Italia (nella foto), parliamo dei benefici della standardizzazione in generale e di KNX in particolare.

Qual è il beneficio dello standard in tema di domotica e automazione degli edifici?
«Standardizzare significa essenzialmente libertà di scelta, non dipendere cioè da un solo produttore, possibilità di intercambiabilità tra tecnologie, tutela dell’investimento nel tempo. Per l’installatore lo standard offre inoltre il beneficio di ottimizzare il percorso di formazione. Mi spiego: non si è costretti a imparare venti cose diverse con conseguenti perdite di tempo. Viceversa, imparando un singolo standard si riesce ad intervenire in più campi applicativi».

Cos’è lo standard KNX?
«KNX compie 25 anni, frutto di un consorzio formato dai principali produttori elettrotecnici in Europa. È nato come tecnologia per la home e building automation, ma già con l’obiettivo di imporsi come standard di mercato. Cosa effettivamente avvenuta. Attualmente ci sono 426 produttori di dispositivi KNX in 40 Paesi del mondo, ci sono 383 KNX training center in 62 Paesi che hanno formato 57 mila KNX partner, ovvero tecnici installatori e progettisti d’impianti, in 143 Paesi».
È complicato imparare lo standard KNX?
«Le tecnologie domotiche di nuova generazione, che siano KNX o altro, richiedono due competenze basilari, cioè conoscenze di elettronica e informatica. Per realizzare e gestire la tecnologia d’edificio bisogna perciò prepararsi, è l’evoluzione del mercato che lo richiede».

La domotica offre buone opportunità di lavoro in Italia?
«Trainata da settori come l’efficienza energetica, lo smart metering e la contabilizzazione, sta conoscendo una interessante crescita perché viene finalmente riconosciuto il suo valore. Il rovescio della medaglia, tuttavia, è rappresentato dalla formazione, o meglio dalla resistenza alla formazione da parte degli installatori e dei progettisti: un ostacolo ad un’espansione ancora più importante visto che l’utente, o potenziale tale, dimostra il desiderio di dotarsene».