La contabilizzazione del calore e lo smart building

22 Marzo 2016 Smart Building Italia


Smart Building

Il pianeta chiede di risparmiare risorse consumando meglio. Il concetto smart applicato all’edilizia diventa allora di fondamentale importanza perché le tecnologie digitali sono in grado di governare le abitazioni producendo dati la cui lettura si rivela essenziale per la sostenibilità. Uno degli esempi è offerto dalla contabilizzazione e termoregolazione del calore: intervento di efficientamento energetico che permette di suddividere le spese per il riscaldamento e acqua calda sanitaria in tutti gli edifici serviti da un’unica centrale termica in base all’effettivo consumo dei condòmini e non più ai millesimi.

La contabilizzazione offre, insomma, la possibilità di decidere in autonomia quanto e quando riscaldarsi benché serviti da una caldaia unica. Dal 1 gennaio prossimo il D.Lgs. 102/2014, che recepisce una direttiva Ue, pone l’obbligo di contabilizzare i consumi di riscaldamento secondo la norma tecnica UNI 10200:2015, obbligando inoltre di progettare le nuove abitazioni in base alla stessa norma UNI.

I sistemi digitali di gestione del riscaldamento domestico, parte integrante della building automation e del più esteso ambito dell’Internet delle Cose, sono gadget che, stando a quanto visto alla recente Mostra Convegno Expocomfort di Milano, stanno conquistando visibilità ed importanza data l’imminente entrata in vigore del Decreto. Ma al di là dello specifico prodotto, la tendenza è segnata: abbiamo bisogno di abitazioni smart, che siano connesse, che permettano di collegarci e di mettere in connessione i device che sempre più numerosi gestiranno la nostra quotidianità.