La domotica in cucina, nuova frontiera smart

11 Luglio 2016 Smart Building Italia


domotica

domotica Pambianco è una società di consulenza specializzata nei settori del lusso, moda e design che pubblica anche testate online relative a questi temi. La settimana scorsa Pambianco Design ha pubblicato un lungo articolo sulla domotica e la building automation.

L’articolo cita la ricerca 2015-16 dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano: a fine 2015 il mercato dell’IoT in Italia ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al 2014. «Nel contesto domestico cresce la consapevolezza e il desiderio di acquisto verso prodotti connessi e servizi destinati alla smart home (il 79% dei consumatori italiani è disposto ad acquistare prodotti e il 72% servizi)».

Questa crescita dipende principalmente da Ecobonus esteso nel 2016 agli impianti di home automation, novità tecnologiche, centralità del mercato delle riqualificazioni.

«Una casa domotica è una casa automatizzata – scrive ancora Pambianco Design – che controlla e gestisce tutto ciò che accade al suo interno. Ora l’approccio smart si sta estendendo dal building (un mercato in espansione che fra il 2016 e il 2020 avrà un volume di affari medio annuo in Italia che passerà da 1,9 a 3,4 miliardi di euro) alla cucina». È la manutenzione predittiva la nuova frontiera della domotica, «un tipo di manutenzione preventiva che viene effettuata a seguito dell’individuazione di uno o più parametri misurati ed estrapolati utilizzando appropriati modelli matematici allo scopo di individuare il tempo residuo prima del guasto». È questo tipo di elettrodomestici attivabili da remoto che comincia a interessare le persone perché fanno risparmiare tempo e denaro.

«Esistono già modelli autonomi nella gestione degli alimenti – spiega Pambianco Design – dal frigorifero che conserva per mesi il cibo grazie ad un sofisticato sistema ingegneristico messo a punto dalla Nasa, ai forni a scomparsa che supportano il cuoco inesperto nella scelta dei tempi e delle modalità di cottura dei cibi grazie a un pannello user-friendly. E le alte prestazioni degli elettrodomestici di nuova generazione non implicano maggiori consumi energetici in quanto, per rientrare negli standard europei, ogni prodotto deve essere in classe energetica A+».

Insomma, questa domotica innovativa applicata agli elettrodomestici non si limita ad accendere e a spegnere a distanza il frigo o il forno, ma offre assistenza da remoto: rileva gli eventuali guasti di software e hardware. «Nel primo caso un tecnico da remoto prende il controllo dell’elettrodomestico e lo aggiusta, nel secondo caso viene inviato il tecnico già informato del tipo di guasto e con pezzi di ricambio adatti». E se il mercato italiano, benché tecnologicamente avanzato, è meno pronto di quello europeo per un pregiudizio di fiducia verso l’automazione delle macchine, come afferma Eleonora Russo, project leader di Home Connect, le opportunità di business per le aziende crescono in maniera importante. «Si prevede, infatti – conclude l’articolo – che entro la fine di questo decennio circa 230 milioni di case in tutto il mondo saranno connesse».