La novità di Smart Building Expo, spiegata
Smart Building Expo è un nuovo progetto fieristico che deriva da esperienze maturate nel tempo e presenta importanti elementi di differenziazione rispetto ai precedenti appuntamenti al SAIE. Luca Baldin, l’event manager (nella foto), mette in luce quali sono le caratteristiche salienti, i target di mercato e le diversità della manifestazione in programma alla fiera di Milano il prossimo novembre.
Smart Building Expo è una novità che ha nel suo DNA forti elementi di continuità
«L’evento milanese che ci accingiamo a realizzare ha alle spalle una storia che inizia negli anni Novanta con Sat Expo, l’unico evento fieristico dedicato al mondo della TV satellitare in Italia, da cui scaturisce lo storico legame che abbiamo col mondo dell’impiantistica elettronica; evolve negli ultimi anni in All Digital – Smart Building, a Bologna, dove abbiamo fatto incontrare edilizia e impiantistica; approda infine nel capoluogo lombardo, dove l’obiettivo condiviso con Fiera Milano è ambizioso e sposta l’attenzione dall’edificio che contiene l’impianto a ciò che l’impianto rende possibile: la straordinaria rivoluzione digitale che sta modificando il nostro modo di abitare, vivere e lavorare».
A Bologna l’impianto, a Milano le applicazioni
«Come noto negli anni pari saremo a Bologna e in quelli dispari a Milano. È la natura stessa delle due sedi a orientare diversamente la nostra manifestazione. Il legame col SAIE, e quindi col mondo delle costruzioni, porta naturalmente a parlare di infrastrutture d’edificio; mentre Milano sposta l’attenzione sul variegato mondo delle applicazioni. Se si dovesse guardare a qualche cosa di esistente per caratterizzare Smart Building Expo, diremmo che dovrebbe assomigliare di più all’ISE di Amsterdam che al SAIE: Milano è la location giusta per aprire questo capitolo in Italia, probabilmente l’unica possibile».
I focus di Smart Building Expo
«Dai diversi tipi di connettività, esterna ed interna all’edificio (dalla fibra ottica al 5G) alle diverse applicazioni. E poi: il rapporto tra broadband e broadcast, tema scottante dall’ingresso in campo delle OTT e dalla rivoluzione on demand, la progettazione BIM come strumento che deve includere il modo dell’impiantistica, Industria 4.0 e le sue applicazioni nel campo delle tlc. Un tema cruciale è l’IoT e lo smart metering come elemento di saldatura tra l’edificio e la smart city».
Nuovi segmenti di mercato: il digital signage
«Il digital signage rivoluziona l’advertising on site, ma anche l’allestimento delle catene di negozi delle griffe fino al supermercato sotto casa. Non ci facciamo caso, ma gli schermi hanno invaso le nostre vite e l’industria presenta in questi campi prodotti sempre più performanti ed affascinanti. Noi passeggiamo e ci lasciamo attrarre da questi strumenti e dai loro contenuti, ma dietro c’è un mondo di tecnologia avanzatissima che vedremo in fiera».
Una start up con esperienza
«Per usare un ossimoro, Smart Building Expo è una sorta di start up con una grande esperienza alle spalle: la nostra e quella di Fiera Milano. Una garanzia per le aziende che daranno il loro contributo a creare un evento di riferimento per il mercato della building automation in Italia. Un messaggio che mi sembra di poter dire sia stato colto perfettamente da molte realtà prestigiose, istituzionali e non, che stanno supportando l’evento e che contribuiranno al suo successo».