L’Italia digitale e lo smart building
I supplementi economici del Corriere e della Repubblica hanno dedicato questa settimana spazio a notizie e a dati provenienti dal mondo digitale. Le notizie riportate sono una buona e una cattiva, in qualche modo connesse tra loro. Quella buona è relativa al Digital Scoreboard della Commissione europea (e ai dati elaborati da Fastweb) secondo cui la copertura delle reti di nuova generazione in Italia procede ad un ritmo superiore rispetto all’Europa. «In tre anni il nostro recupero è stato del 200% contro un tasso di crescita continentale del 40%», scrive Edoardo Segantini su Corriere Economia. Di questo passo, conclude l’elaborazione di Fastweb l’obiettivo di arrivare entro il 2018 a coprire i tre quarti del Paese è realistico. Il gap si sta insomma riducendo, anche se, rileva il Digital Scoreboard persiste la totale mancanza di connessioni veloci nelle aree rurali, che l’Europa giudica come “una pessima peculiarità italiana”.
La cattiva notizia proviene dal Digital Economy and Society Index 2015, la radiografia dell’Ue digitale. Considerando cinque indicatori come connettività, capitale umano, uso di internet, integrazione della tecnologia digitale l’Italia è venticinquesima su ventotto Paesi europei. Tra i cinque indicatori, quello che effettivamente affossa la posizione italiana è la connettività. Se infatti la banda larga sta raggiungendo tutto il territorio nazionale a tappe forzate, solo il 51% delle famiglie risulta abbonato al servizio internet. Per quella il supplemento Affari & Finanza de La Repubblica chiama “la Cenerentola del digitale” il problema principale è dunque di carattere culturale. «Esiste cioè un problema di educazione al digitale che mina alle radici la competitività del sistema Paese». scrive il quotidiano.
La proposta di All Digital – Smart Building indirizzata verso l’integrazione tra edilizia e telecomunicazioni può essere quindi un asset per correggere questo gap culturale, avvicinando attraverso il cablaggio residenziale le persone e le attività economiche alle applicazioni digitali.