Non saranno i contatori Enel a portare la banda larga nelle case

29 Febbraio 2016 Smart Building Italia


Enel banda larga

Alla multitudine di parola che si sono sin qui spese sul piano della banda ultralarga e, infine, sull’ingresso di Enel nella partita (si legga, per esempio, l’ultimo editoriale di Gildo Campesato su Cor.Com), si aggiunge oggi l’analisi di Edoardo Segantini sulle pagine di Corriere Economia, dorso economico del Corriere della Sera.

Scrive infatti Segantini che l’idea diffusasi sull’operazione dell’Enel, e cioè far passare la banda larga (spenta) attraverso i contatori di nuova generazione per portarla nelle case non corrisponde al vero. Il giornalista cita infatti un’intervista di Assoelettrica al presidente Francesco Storace, che afferma «Il progetto della banda larga non ha nulla a che vedere con i nuovi contatori intelligenti se non che per il fatto che la sovrapposizione temporale delle due iniziative è sinergica». L’Enel sfrutterà insomma la sostituzione per posare i cavi, realizzando economie di scala. I nuovi smart meter – che saranno introdotti tra quest’anno e il prossimo – «non hanno bisogno della banda larga per funzionare». La tecnologia individuata per il loro funzionamento è la Power Line Carrier che garantisce eccellenti tassi di telelettura, è economica ed è adottata dalla maggioranza dei Paesi europei. Ma che non ha la capacità tecnologica di veicolare la banda larga. E allora? Segantini scrive: «È ragionevole immaginare che Enel scelga alcune città dove è più alta la prospettiva di ritorno dell’investimento, realizzando contemporaneamente il rifacimento delle reti di distribuzione elettrica e la posa della fibra ottica». Alla prossima.