Piano banda ultralarga, tocca alle aree grigie
La Strategia Italiana per la banda ultralarga avanza. L’altro giorno, infatti, è stata avviata la consultazione pubblica sul Piano degli investimenti nelle aree grigie (quelle in cui è presente un unico operatore di rete). «Diventa realtà la scelta del Governo di fare in modo che tutte le aree del Paese siano collegate dalla rete in fibra e abbiano le loro carte da giocare sul terreno della qualità della vita dei cittadini e degli investimenti, leva fondamentale per lo sviluppo», ha commentato Claudio De Vincenti, ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno.
Dal canto suo, Antonello Giacomelli, sottosegretario allo sviluppo economico, si è dichiarato soddisfatto di quest’ultimo passaggio «che si aggiunge alle altre iniziative pubbliche a sostegno dei servizi digitali innovativi intraprese da tempo, tra cui quelle dedicate alla realizzazione della connettività in tecnologia 5G».
Insomma, dopo le aree bianche, quelle in cui i privati si sono guardati bene ad investire sulla banda ultralarga, tocca alle aree grigie, in cui attualmente la presenza di un unico operatore di rete privato non offre servizi di connettività superiori a 30 mega in download e a 15 mega in upload, con progetti di investimento in reti a velocità di 1 Giga. Con questa consultazione Infratel Italia, la società in house del ministero dello sviluppo economico, si rivolge direttamente agli stakeholders, cioè agli operatori, al fine di raccogliere eventuali osservazioni in merito all’intervento pubblico nelle aree grigie che mira a raggiungere già nel 2020 gli obiettivi dell’agenda digitale europea e, entro il 2025, quelli preposti alla Comunicazione della Commissione europea sulla Giga society.
«Nelle prossime settimane – si legge nel comunicato del ministero – gli operatori saranno chiamati a comunicare le loro osservazioni sul progetto di intervento pubblico volto ad eliminare il divario infrastrutturale rilevato nelle aree grigie oggetto di una dettagliata attività di mappatura che ha consentito di misurare con accuratezza il fallimento di mercato e le lacune di connettività. Il documento pubblicato per la consultazione pubblica del Piano è l’ultimo adempimento procedurale propedeutico alla notifica formale della misura alla Commissione europea, per giungere ad una decisione entro l’estate».
Il testo, per dare adeguata pubblicità alle caratteristiche del Piano e consentire eventuali osservazioni da parte degli operatori, è consultabile sul sito istituzionale del Governo italiano www.bandaultralarga.italia.it e anche sul sito www.infratelitalia.it.