Progettare lo Smart Building. I problemi e le opportunità dell’edifico in rete

24 Ottobre 2014 Smart Building Italia


Lo slogan è bello ed anche forte: passare dal “digital divide al digital inside“. In questo invito/auspicio si racchiude il significato del convegno “Progettare lo Smart building” che si è tenuto giovedì 23 ottobre a All Digital – Smart Building, l’evento che si tiene all’interno del SAIE. Ma perché il digital inside accada occorre creare una nuova cultura: quella del cablaggio residenziale. Soprattutto, bisogna rendere partecipi i costruttori, le imprese immobiliari che esistono già le soluzioni tecnologiche (il satellite, la fibra ottica, i progetti di cablaggio della pay TV) per rendere l’edificio effettivamente uno Smart Building. Che non è un capriccio o un privilegio per la fascia alta del mercato. È invece, come ha detto il chairman del convegno, il professor Giovanni Emanuele Corazza dell’Università di Bologna, una esigenza che progressivamente si fa strada nelle richieste delle persone. Avere la propria abitazione governata dalle tecnologie in termini di consumi, di benessere, di divertimento è la diretta conseguenza di ciò che significano le stesse tecnologie per le persone. Insomma, gli oggetti smart sono destinati a diventare una necessità dell’uomo. Anche in casa, non solo in mobilità. Intanto, dal 1 luglio 2015, secondo la norma inserita nello Sblocca Italia, i nuovi edifici e le grandi ristrutturazioni dovranno essere broadband ready, quindi le prospettive di mercato che si aprono sono importanti. Non mancano tuttavia i problemi da risolvere come la sicurezza delle reti e la standardizzazione delle procedure. Passaggi necessari, perché questo è un mercato praticamente in fieri e dunque non ancora adeguatamente regolato. Sul piano realizzativo il termine chiave per dare un senso compiuto al concetto di Smart Building è integrazione, essendo la sua progettazione un esercizio complesso che coinvolge più competenze. Le sfide da affrontare sono infatti di tre tipi: tecnologica, strutturale ed ambientale e quella riferita all’usabilità. Ma questo tempo di crisi è anche di rivoluzione verso una prospettiva ribaltata della società industriale in cui la massificazione viene sostituita dall’intelligenza, e lo Smart Building, cioè l’edificio intelligente perché in rete, è il pilastro delle erigende Smart cities.