Sky via banda larga: che ne pensano gli installatori?

1 Febbraio 2018 Smart Building Italia


SkyLa settimana scorsa ha fatto molto rumore la notizia che Sky comincerà dall’Italia a proporre i suoi canali e programmi non più solo via satellite, ma anche via banda larga. Da broadcast a broadbandMarco Cestelli (nella foto), esperto e conosciuto professionista della formazione dei tecnici installatori, che ora conduce l’attività dei corsi attraverso la sua società VForma contribuendo al programma Smart Installer, si è sorpreso di non aver ancora letto commenti da parte degli installatori a proposito di questa notizia (probabilmente la notizia dell’anno, specie per la categoria). Cosicché ha lanciato un appello nel suo profilo Facebook Informa Tecnici: «sarei interessato a conoscere il vostro pensiero in merito». Alcuni installatori hanno accolto l’invito, postando i loro commenti. Si è animata un conversazione che rappresenta solo un piccolo campione, ma significativo per capire “l’aria che tira”, per le riflessioni, le preoccupazioni ed anche per il fatalismo espresso. Conversazione che ci pare interessante riprodurre, rispettando la privacy di chi ha commentato (tanto i nomi di chi ha commentato sono visibili nel profilo Facebook, se volete animare la conversazione potete farlo là). Quindi, ecco i pensieri in merito.

INSTALLATORE A: «Io mi domando: escludendo Milano, Roma e (forse) Torino dove sono le connessioni in fibra? Se guardiamo i dati siamo tutti connessi, ma non si è ancora capita la differenza tra FTTC e FTTH. Si promette fibra quando in casa continua ad arrivare un doppino che, se va bene, ha 40 anni ed è giuntato ovunque per non dire arrotolato metri su metri nelle varie scatolette. Non esiste fibra in rame. Dubito che in periferia e nei paesini la fibra arriverà così presto, ma arriverà. Comunque andranno cablati i decoder, non si può puntare sempre e tutto sul wi-fi visti i router di bassa qualità che si trovano nelle case, spesso forniti dagli operatori telefonici».

MARCO CESTELLI:«Hai ragione, ma Netflix a ottobre scorso aveva in Italia 800 mila abbonati».

INSTALLATORE A: «Credo che il suo forte [di Netflix] sia il prezzo. Poi, per me, non esistono concorrenti».

MARCO CESTELLI: «Assolutamente sì, ma Sky deve occupare spazi che rischia di perdere».

INSTALLATORE A: «Certo, ma se abbassassero il prezzo la concorrenza sarebbe morta. Ma probabilmente non glielo permettono nemmeno per non rischiare multe per posizione dominante. Ma secondo te, dimezzando il prezzo, non avrebbero 4 volte gli abbonati che hanno ora se non di più?»

INSTALLATORE B: «Infatti, dove arriva la fibra deve essere presente in forza anche Sky se non vuole soccombere a breve. Poi ci saranno zone rurali dove la fibra non arriva e Sky avrà almeno il servizio via satellite, ma attenzione l’offerta del sat non potrà mai essere di pari valore a quella della rete, anche solo per il servizio on demand».

MARCO CESTELLI: «Installatore A, il prezzo è una discriminante importantissima, ma non dimentichiamo che Sky è costretta a pagare cifre MOLTO importanti per l’affitto dei trasponder e non è un OTT, Over The Top, come Netflix che giustamente lucra su infrastrutture di rete installate e gestite da altri soggetti».

INSTALLATORE A: «Ma ha contenuti importantissimi e sicuramente diminuirà la parte satellite per l’IP con l’on demand. Ma secondo me per ora il satellite da più garanzie negli eventi live. Per garanzie intendo che non satura la banda con più utenze connesse e garantisce ottime percentuali di qualità nel tempo».

INSTALLATORE C: «Penso ai grandi condomini o ai centri storici, la parabola può essere un freno, una soluzione non percorribile, mentre la rete… Se ben ricordi, Marco Cestelli, circa 20 anni fa dicevamo di stare attenti agli informatici perché potevano “rubarci” il mestiere. Forse iniziare a guardare a quel mondo non sarebbe male! La flessibilità, la duttilità tanto decantata da noi tecnici si è arenata?»

INSTALLATORE D: «Certo che senza parabola per noi antennisti, purtroppo, ci saranno molte occasioni di lavoro in meno, soprattutto per quanto riguarda l’assistenza tecnica. Se tira vento non si sposta nessuna parabola, se ci sono temporali con fulmini non si brucia nessun LNB, senza contare il fatto che la maggior parte degli utenti ormai è abbastanza esperto in informatica, per cui saranno capaci di connettere e configurare i decoder. Confesso di essere un po’ preoccupato per il futuro, anche se non credo che tutto ciò avverrà velocemente, soprattutto nelle aree di periferia. Io intanto, comincio ad intensificare la campagna pubblicitaria per gli impianti di sicurezza antintrusione: in questo settore, per come vanno le cose in Italia, credo che ci sarà ancora tanto lavoro».

INSTALLATORE E: «Proprio in questi giorni ci arriva da Sky notizia dell’incentivazione ai clienti per migrare da IPTV a satellite. Qualcosa non torna».

INSTALLATORE A: «Sì, è arrivata anche a me, ma per ora zero riscontri sui clienti. Anzi, ad un cliente con connessione IPTV che voleva migrare fare ho provato a fargli fare la proposta, ma niente, non è stato possibile. Probabilmente sono clienti distanti da cabinet o con segnale fibra “finta” che continuano ad avere problemi e che continuano quindi a lamentarsi molto».

INSTALLATORE C: «Mi dispiace pensarla in modo diverso da te Installatore E, ma suppongo che per una azienda come Sky sia sicuramente più auspicabile arrivare a più persone possibile con la minima spesa. In fondo, Sky Go può essere stato semplicemente un test. Per fortuna in Italia, in tantissime città, siamo ancora indietro con la fibra ma, lascia che i condomini inizino ad essere davvero smart come dalle ultime normative e poi… Magari questo scenario sarà fattibile tra 2/3 anni, ma potrebbero sempre iniziare. Di certo i mezzi economici li hanno [Sky]».

INSTALLATORE D: «Il nuovo sistema Sky Q sarà il trampolino di lancio».

INSTALLATORE F: «È la fine di un’era».