Una voce per la casa intelligente
L’altro ieri il quotidiano online Il Post ha dedicato un dettagliato articolo su un nuovo dispositivo per la casa intelligente. Un prodotto del tutto inedito per il mercato italiano, ma già commercializzato negli Stati Uniti e oggetto che ha scatenato la concorrenza dei giganti del web: Amazon, Google, Apple, Facebook.
L’oggetto in questione è un dispositivo che funziona con comandi vocali, che si collega al Wi-Fi di casa e che può essere usato per ascoltare semplicemente della musica, ma soprattutto, che può, quando interrogato, assolvere a varie funzioni come dare informazioni, comandare dispositivi connessi alla rete o anche fare acquisti. Ha cominciato Amazon, quasi due anni fa con Echo. A fine anno Google lancia il suo Google Home, mentre Apple è al lavoro per portare fuori da iPhone e iPad il suo assistente Siri e farne «un dispositivo con il quale conversare per avere informazioni, o attivare altri oggetti collegati a Internet e che usano HomeKit, la piattaforma di Apple per fare comunicare dispositivi domestici di vario tipo con gli iPhone», scrive Il Post.
Apple lavora a un Siri per la casa https://t.co/TnmC1TAjrE
— Il Post (@ilpost) 25 maggio 2016
Attorno a questo dispositivo c’è insomma fermento. Il Post ricorda nell’articolo che «gli sviluppatori originari di Siri non lavorano più per Apple e hanno da poco presentato Viv, un assistente personale che riprende molte delle loro idee originali e si basa sull’apertura agli sviluppatori della loro intelligenza artificiale. Mentre Facebook con M, ancora in fase sperimentale, sarà progressivamente integrato all’interno di Messenger». Sono tutte manovre che hanno come epicentro la casa smart, un mercato evidentemente valutato come uno dei più promettenti e remunerativi su cui investire risorse. E così, la voce per la casa intelligente è sempre più vicina e nitida.